📖 Le Confessioni di Agostino, scritte alla fine del IV sec. d. C., sono una delle opere più famose di tutta la letteratura filosofica.
✍️ Agostino le compone in un momento particolare della sua vita, quando è stato eletto vescovo di Ippona (oggi Annaba, in Algeria).
🎤 Nonostante la carica alla quale era stato appena chiamato avrebbe potuto suggerirgli una maggior prudenza, Agostino decide invece di raccontare, in una vera e propria ‘confessione pubblica’, gli errori, i peccati e i fallimenti dei primi trent’anni della sua vita.
❓Perché Agostino sceglie questa strategia? Perché confessare, da vescovo, anche gli episodi più imbarazzanti della sua vita significa mostrare concretamente che è possibile – anzi, che è necessario – pensare la comunità come un luogo nel quale tutti, a prescindere dal ruolo o dagli errori compiuti, possono ammettere e condividere le proprie debolezze.
💜 Le Confessioni sono per questo un testo profondamente youmanistico: Agostino le pensa per regalare al suo ‘tu’, cioè alla sua comunità, una occasione di riflessione su cosa tiene assieme gli esseri umani.
👨🏻💻 Questa capacità di Agostino di mettere al centro della convivenza umana la comune debolezza è la protagonista di Il racconto fragile, il libro che Armando Bisogno ha scritto e condiviso per recuperare e condividere youmanisticamente questa dimensione youmanistica delle Confessioni.
👉 Puoi scaricarlo gratuitamente (ecco il PDF) e, se vuoi, puoi contribuire alla campagna di sostegno della AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie- Linfomi-Mieloma) Salerno promossa dall’autore.